La Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno ha acquistato da Intesa Sanpaolo l’area accanto a Palazzo Cattani e prospiciente al complesso immobiliare dei Casalini, meglio conosciuta come piazzetta Santa Angela.
Un’operazione molto significativa e simbolica con la quale la Fondazione ha voluto “restituire” alla città tale piazza in un’ottica di riqualificazione e rigenerazione degli spazi urbani cittadini in favore della comunità.
L’obiettivo di fondo è infatti quello di valorizzare tale spazio alla luce e in coerenza alla mission della Fondazione, consolidando quel percorso ideale che dall’ex chiesa dell’Annunziata, passando per Palazzo Cattani (sede legale della Fondazione) e per l’immobile di origine medievale “I Casalini” fino al Centro italiano arte contemporanea, rappresenta l’espressione più tangibile dell’impegno della Fondazione nel concorrere alla promozione della cultura, allo sviluppo economico e alla coesione sociale con azioni che vedono protagonisti anche i complessi immobiliari cittadini.
E ciò in piena coerenza con gli interventi promossi in passato dalla Fondazione che hanno interessato la palazzina dell’Ufficio turistico folignate di Porta Romana o che hanno permesso di valorizzare alcune piazze cittadine (Don Minzoni e Giuseppe Piermarini) con opere di arte contemporanea; e in continuità con quelli più recenti come il concorso di idee per riqualificare piazza G. Matteotti.
“Partendo dall’idea che lo spazio pubblico di una città incarna l’opportunità di far sentire i cittadini parte di una comunità (con un programma e una visione di lungo periodo) il valore di questa riqualificazione non sarà prettamente estetico, ma avrà una dimensione sociale, aggregativa, ludica e culturale” spiega Umberto Nazzareno Tonti.
“Vogliamo un progetto, ispirato al modello della smart city, che pensi ad una piazza per tutti, ma anche ad una piazza per ciascuno. Un luogo dove ci si possa ritrovare tutti insieme. Il corso cittadino e il museo Ciac sono luoghi già molto frequentati, i Casalini sono aperti al mondo dell’Associazionismo sociale; questa ulteriore operazione vuole creare un legame con questi spazi e invitare a vivere l’area nel suo complesso, puntando sull’integrazione tra spazi pubblici e privati. Vogliamo far vivere la piazza come un ulteriore fulcro cittadino per sviluppare maggiori interazioni e integrazioni rinsaldando il tessuto delle relazioni umane.
Come anticipato, tale progetto sarà anche l’occasione per la Fondazione di riorganizzare, di concerto con l’Amministrazione comunale, gli spazi della piazza ispirandosi al modello della smart city: sostenibile, efficiente e innovativa senza rinunciare alla attrattività e funzionalità della stessa e pervenendo ad un modello declinabile anche per le altre piazze della città.
Naturalmente una particolare attenzione sarà dedicata anche al tema della sicurezza con l’inserimento di pali intelligenti, telecamere e sistemi di videosorveglianza.